Artisti

ARTISTI OSPITI

 Il tammurinu, ossia il tamburo cilindrico bipelle a bandoliera, è uno strumento che mantiene una grande importanza nelle tradizioni musicali di molti centri dell’entroterra siciliano, dove vengono tuttora tramandate per via orale le tecniche costruttive e i repertori specifici legati alle diverse occasioni e celebrazioni del calendario religioso e profano. IL MWF dedica in questa edizione una particolare attenzione a questi strumenti e al loro repertorio, esempi poco conosciuti di aggregazione musicale nel mondo tradizionale siciliano, invitando alcuni rappresentanti di compagnie di “tamburinari” da Casteltermini (AG), Troina (EN), Misilmeri (PA) e Monforte San Giorgio (Me).

I NOBILI TAMBURI (Casteltermini)

L’Associazione “I Nobili Tamburi” nasce nel febbraio 2016 ed è costituita dagli eredi diretti della nota famiglia Nobile di Casteltermini, specialisti esecutori e costruttori di tamburi artigianali da diverse generazioni, rappresentata nella sua eccellenza da Angelo Nobile, scomparso nel 2013, vincitore nel 1986 del premio “La Zampogna d’oro” – rassegna nazionale degli strumenti popolari – e riconosciuto come una tra tra le figure più rappresentative per la musica tradizionale siciliana.

ASSOCIAZIONE TATARATÀ (Casteltermini)
Il Tataratà, nome onomatopeico derivante dal suono ritmato del tamburo, è di certo fra i più antichi folclori al mondo ed ha origini imprecise.
Queste sillabe scandiscono il tempo dei tamburi e delle spettacolari danze eseguite da duellanti armati di vere spade.

U TANNEBER – Festa Sabar (Senegal)

Con la parola Sabar si indica un importante repertorio di danza e percussioni della cultura Wolof del Senegal. La stessa parola può indicare sia l’evento musicale, che la famiglia di tamburi utilizzati, che gli specifici repertori musicali e coreutici di questa tradizione. Nel contesto dell’ensemble di percussioni Sabar ogni tamburo ha un suo nome specifico (thiol, tungune, mbeung mbeung, nder) cui spesso si aggiunge il “tama”, cosiddetto “tamburo parlante” in virtù della capacità di produrre suoni glissati ed estremamente espressivi.

Nella tradizione Sabar, le frasi musicali rappresentano la traduzione sui tamburi di frasi verbali di argomento epico e rituale, che in buona parte precedono l’islamizzazione del Senegal durante il XIX secolo. Il Sabar è dunque parte integrante della cultura Wolof e le performance si svolgono in numerosi contesti, dalle semplici feste ai più importanti rituali del ciclo vitale.

Mbar Ndiaye (Senegal)
Particolarmente dotato per il sabar, percussione tipica del Sénégal inizia a suonare a circa 16 anni presso la scuola religiosa che frequentava e durante le cerimonie nella città di Djourbel, Senegal. Tornato a Dakar incomincia a lavorare con il gruppo ..“Ouza”.. con il quale inciderà vari CD e approfondirà lo studio delle percussioni e i ritmi come : ..mbalax, salsa, reggae, percussioni tradizionali africane. Ha collaborato con importanti artisti di musica mbalax come .Ngewel Dian, Bax Yay, Soda Mama, Papa N’Diaye Guewel, Ngomen Group, Mbaye Faye Gorong, Lamp Fall Group. Con Il Gruppo Ouza viaggerà in Marocco per il festival Rabah, in Canada per “Jeux de la Francophonie” , in Mali per “Festival du desert”, Grecia, Belgio, Germania, Italia. In Italia lavora con i principali gruppi come i Sunu Africa, Tamburi di Gorée, Badara Sek, Mass Ndiaye.

Ady Thioune (Senegal)
Ady Thioune proviene da una nota famiglia di Ngwel del Senegal, sua madre Umi Sene è stata per molti anni una delle prime ballerine del “Teatre National D. Sorano” e Buly Sonko, marito di Umi ne è stato il direttore artistico per circa venti anni. Ady Thioune è quindi uno dei pochi profondi e veri conoscitori della tradizione musicale senegalese e di questo strumento, di cui continua con passione e dedizione a diffondere gli insegnamenti e la tecnica. Il Tama è inoltre uno strumento che ben si adatta alla musica più diversa. Con il suo suono modulabile e dinamico si integra perfettamente con sonorità più contemporanee.

Abdou Khadre Diop (Senegal)
Originario di Dakar (Senegal) cresce nel cuore del quartiere Guediawaye. All’età di 6 anni si avvicina alla danza e da qui inizia il suo percorso di formazione che lo porta a confermarsi ballerino professionista a 17 anni. Frequenta i balletti principali del Senegal quali Centro culturale Blaise Senghor, Ballet Waato Sita (con Pap Moussa Sonko), Balletto nazionale (con Bouly Sonko) e riceve un diploma di danza dal Balletto di Tunisi. Tiene stage di danza sabar in tutta Italia e in Europa (Belgio, Olanda, Germania, Francia, Malta, Polonia e Svizzera).

Sourakhata Dioubate (Guinea)
Ambasciatore e maestro della musica e della danza della Guinea, Sourakhata Dioubate proviene da una famiglia Griot e ha appreso la sua arte da sua madre all’età di 6 anni. A 16 anni ha deciso di diventare un musicista professionista e da allora ha lavorato con molti artisti e progetti provenienti da tutto il mondo: “BOUGARABOU Ballet”, “Ballets DJOLIBA”, “Les Ballets AFRICAINS”, “Rototom SunSplash”, Mamady Keita e direttore artistico di MAMA AFRICA MEETING in Italia.

NENEY SANTOS (Salvador de Bahia, Brasile)
In occasione del MWF 2018, l’Orchestra SAMBAZITA sarà affiancata da NENEY SANTOS, uno dei più brillanti musicisti brasiliani attivi in Italia, con all’attivo importanti collaborazioni con artisti del calibro di Caetano Veloso, Carlinhos Brown , Olodum, Rosalia De Sauza. In Italia, grazie ai suoi straordinari arrangiamenti percussivi, alle performance live e alla sorprendente energia ritmica, ha partecipato ai tour di Negrita, Jovanotti, Alex Britti e Mario Venuti.
Neney si ispira principalmente all’Afro Axé – genere musicale tipico di Salvador de Bahia; la sua musica è un potente mix di funk, pop, afro-samba, bossa-nova e jazz, influenze che confluiscono nel suo suo primo EP da solista Meu Canto, nel quale per la prima volta mostra le sue doti vocali, oltre che il già noto senso della sua ritmica, ed elevate abilità di compositore, oggi rare nel panorama italiano e in quello brasiliano dove è più comune il legame ai grandi classici e al criterio interpretativo.

CAFÉ DO BRASIL (Sicilia)
Composto da Manola Micalizzi (Voce e Percussioni), Alessandro Sirna (Chitarra e Cori), Franco Barresi (Batteria) e Tommaso Noce (Tastiera e Basso), Café do Brasil è un viaggio attraverso “un Mondo” che è il Brasile: musiche e suoni che raccontano la storia, la vita e le culture di questo immenso e sorprendente Paese. La formazione catanese accompagnerà Neney Santos nel concerto di chiusura, che vedrà la partecipazione dell’Orchestra della Scuola Popolare Sambazita.

ORCHESTRA POPOLARE SAMBAZITA
 

Orchestra itinerante di percussioni di samba e musiche afro-brasiliane, diretta dalla “Mestre De Bateria” Manola Micalizzi.
In cinque anni di vita si è trasformata da Piccola Scuola Popolare di Samba, nata quasi per gioco nel 2013 tra le strade del centro storico catanese in seno alle attività dell’Associazione Culturale Gammazita, in un vero e proprio collettivo musicale che conta oggi fino a 30 elementi di diversa estrazione.

TAPA SUDANA (Bali, Indonesia)

Nell’arte e nella cultura balinese, musica, danza e teatro sono indissolubilmente legate in un intreccio organico che include la dimensione estetica e la sfera spirituale e devozionale.
Il maestro I Gede Tapa Sudana è nato a Bali nel 1945 e vive a Parigi. Cresciuto nella cultura del teatro delle Maschere Balinesi, è attore, danzatore, musicista ed è stato uno degli attori prediletti di Peter Brook con cui ha collaborato nella Conferenza degli uccelli, La tragedia di Carmen ed il famoso Mahabharata. E’ fine conoscitore dei principi delle arti marziali, trasmette i suoi insegnamenti da più di vent’anni in seminari e stage in tutto il mondo, svilluppando il proprio metodo Tribuana, per tenere in connessione organica i “tre mondi” dell’essere umano.

LA ROUTA DEL TROMPE (Cile)

La Ruta del Trompe è una serie televisiva trasmessa in Cile, che racconta un viaggio musicale alla ricerca di suonatori e di creatori di marranzani in diverse culture e luoghi quali Taiwan, Nepal, Corea, Russia, Giappone, ecc. L’architetto e globe-trotter cileno Nicolas Matzner, racconta dal vivo il suo viaggio trasformandosi in rapper e marranzanista come Nico Trompe.

TRIBECASTAN (New York, USA)

Gruppo radicalmente multiculturale e polistilistico, TriBeCaStan ha base a New York e si classifica come una delle più eclettiche band di musica contemporanea, che utilizza strumenti musicali provenienti da tutto il mondo, mescolando insieme jazz e folk, traendo dalle tradizioni musicali balcaniche, medio orientali, indiane, africane e latinoamericane, dando vita ad una variegata palette di colori e melodie sonore.

ELDERS’TONE (Francia)
Duo francese di esploratori della respirazione ritmica attraverso didgeridoo, scacciapensieri e percussione vocale. Praticano la riappropriazione del corpo come strumento musicale.

PEPPE DI MAURO e GIORGIO RIZZO (Sicilia)
Due virtuosi percussionisti siciliani presentano al pubblico del MWF dei nuovi brevetti nel mondo delle percussioni: il sistema Air Pedal Tuning, per accordare in tempo reale strumenti a percussione, e la Wambooka, che può modulare il suono grazie ad un ingegnoso sistema idraulico.

PATUNCHA Body percussion ensemble (Calabria/Sicilia)
Patuncha è la body percussion band fondata da Yosonu / Peppe Costa con gli allievi delle sue classi studio di Reggio Calabria e Catania (Gammazita). Il gruppo al completo conta 23 elementi che si alternano nello spettacolo e suona solo sul corpo eseguendo composizioni scritte da Yosonu e che uniscono diversi metri ritmici in atmosfere a volte mediterranee, altre dal mood rock, fino allo swing. L’approccio alla musica è in linea con il pensiero Orff Schulwerk e unisce il looping alle poliritmie e agli incastri tipici delle marching band in uno spettacolo energico e coinvolgente.

CORO POPOLARE “OMFALOS”
Diretto da Matilde Politi e Simona Di Gregorio (Sicilia)

Il Coro Omfalos nasce all’interno del progetto “Voci della Tradizione”, dedicato alla valorizzazione e al recupero dei repertori della musica tradizionale in Sicilia.
Nella tradizione orale siciliana, ricchissima di stili soprattutto per quanto riguarda il repertorio vocale, il canto corale rappresenta un ambito poco valorizzato, e caduto in quasi totale disuso. La sua varietà e ricchezza richiama un mondo culturale ormai scomparso, che ricorda valori difficili da trovare nella contemporaneità: la gioia del fare comunità, del condividere le emozioni, le fatiche, i dolori, l’intrecciarsi delle vibrazioni intorno a delle forme condivise che lasciano sempre spazio alla creazione individuale. Una formula di interazione positiva, di fare collettivo efficace.

Il Coro Omfalos è composto prevalentemente da non professionisti e presenterà per il MWF un lavoro di ricerca portato avanti dalle direttrici Matilde Politi e Simona Di Gregorio, con l’obbiettivo di recuperare, insieme ai repertori e alle tecniche del canto polivocale in Sicilia, anche i contenuti e il valore sociale della musica come “tecnologia collettiva” per creare aggregazione e condivisione.

Matilde Politi nata a Palermo, laureata in Antropologia culturale alla Sapienza di Roma, lavora tra musica e teatro. La sua formazione teatrale avviene presso la Fondazione Pontedera Teatro. Collabora a numerose produzioni teatrali, come attrice, cantante e musicista, nonché come creatrice delle parti musicali e come trainer vocale degli attori. Dal 2000 sceglie di dedicarsi esclusivamente al lavoro di ricerca sul repertorio di tradizione orale siciliano, ricerca che si allarga alle musiche tradizionali di area mediterranea. Ha al suo attivo gli album: Sugnari, Trio Ma’arìa, A Tirannia, Si eseguono riparazioni dell’anima, Folksongs from Sicily, D’amuri, gilusia, spartenza e sdegnu. Nel 2010 vince la XI edizione del Premio Teresa Viarengo, e nel 2012 si esibisce nella selezione ufficiale di Babel Med Music – 8° World music forum Marseille.

Simona Di Gregorio, cantante e polistrumentista. È compositrice delle musiche per il film Acqua fuori dal ring di Joel Stangle. Canta ed elabora gli arrangiamenti in Dedicato a Rosa Balistreri, inciso dal gruppo I Beddi. Recente la pubblicazione di Erdring, il primo cd del trio Luftig. Ha collaborato e ha inciso per: Matilde Politi e Compagnia Bella, Biagio Guerrera, Rita Botto, Terrae, Luigi Di Pino, Miriam Palma, ‘Na Maravigghia, I Beddi, Secoli Bui. Ha suonato in numerosi concerti in Italia, Europa e Africa. Conduce laboratori di canto tradizionale siciliano.

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